Da “La Stampa” di Aosta del 18.02.2013
Toni Capuzzo ad Aosta presenta
la geografia narrata
dall’inviato di guerra
Il vicedirettore del Tg5
ha vinto nel 1999
il Premio Saint-Vincent
per il giornalismo
La geografia politica è una scienza che è diventata più che mai di attualità negli ultimi anni, anche per i tanti e rapidi cambiamenti politici ed economici che si verificano e c’è chi, come il giornalista inviato, grazie alle esperienze dirette sul campo, riesce a presentare ogni volta uno spaccato delle complesse e difficili realtà dello scenario mondiale. Ospite d’eccezione della serata in programma oggi alle 21 nella Biblioteca regionale di Aosta, organizzata nell’ambito delle conferenze della Saison Culturelle dall’assessorato regionale all’Istruzione e Cultura, con la collaborazione scientifica della Sezione valdostana dell’Associazione italiana insegnanti di geografia, è il giornalista Toni Capuozzo, vicedirettore del Tg5, che affronterà il tema «Lo sguardo del giornalista e del geografo sul mondo di oggi».Il relatore parlerà delle sue esperienze come inviato di guerra e reporter sul campo, con una particolare attenzione e sensibilità agli eventi internazionali. «Confesso che al liceo ero un pessimo studente di geografia – spiega Toni Capuozzo -, poi nel tempo sono diventato un grande viaggiatore e il mio interesse è mutato. Va detto comunque che anche la disciplina della geografia oggi è molto cambiata: per fortuna non si studiano più a memoria capitali e superfici dei laghi. Il concetto stesso di geografia è un racconto multidisciplinare, è vera e propria antropologia».
Dal 2001 Toni Capuozzo conduce la trasmissione «Terra!», che va in onda ogni lunedì alle 23,30 su Canale 5 e propone un’informazione ricavata sul campo, attenta all’attualità e ricca di inchieste: ad esempio oggi affronterà il tema dell’usura.«Gli inviati di guerra oggi stanno scomparendo – continua Capuozzo – non perché non ci siano le guerre, al contrario di scenari bellici ce ne sono fin troppi, ma perché non ci sono più le risorse economiche. In proposito posso dire di avere fatto anche l’inviato a tavolino. Nel 1989 un’importante casa editrice, in virtù delle mie conoscenze geografiche, mi incaricò di revisionare un testo scolastico di geografia. Avevo terminato il volume sull’Italia, quello sui vari continenti, mi mancava solo l’Europa. Ma il 1989 sappiamo che è stata una data topica per i cambiamenti dei confini degli Stati europei, che in pratica variavano tutti i giorni. Mi sono reso conto che la storia diventava realtà sotto le mie mani e la stesura del volume è stata rivista più volte».
Toni Capuozzo è nato a Palmanova del Friuli, da padre napoletano e madre triestina. Si è laureato in Sociologia all’Università degli Studi di Trento e ha iniziato l’attività di giornalista nel 1979, diventando professionista nel 1983. Ha scritto per i periodici «Panorama Mese» ed «Epoca» e si è occupato di mafia per il programma «Mixer» di Giovanni Minoli in onda su Rai Due. Ha collaborato con le testate giornalistiche del gruppo Mediaset (Tg4, Tg5, Studio Aperto), seguendo in particolare le guerre nell’ex Jugoslavia, i conflitti in Somalia, in Medio Oriente e in Afghanistan. Nel 1999 ha conseguito il Premio Saint-Vincent di giornalismo, oltre a vari riconoscimenti per la sua esperienza di giornalista di guerra. Nel 2009 ha messo in scena, con Mauro Corona e il complesso musicale di Luigi Maieron, «Tre uomini di parola», uno spettacolo i cui proventi finanziano la costruzi